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domenica 20 aprile 2008

Relazione morale 2007


Il documento approvato dall'assemblea dei soci per l'anno 2007
Categoria: Documenti
Pubblicato da: Gianluigi Coppelletti
 

Relazione morale 2007

 

Cari soci, carissime socie

 

L’assemblea d’oggi consente di concludere un anno molto faticoso d’attività del Consiglio sezionale e di questa presidenza.

Purtroppo, come avevamo facilmente previsto, la mancata assegnazione di volontari in servizio civile, che si è protratta per quasi tutto il 2007, ha contribuito significativamente a rendere assai più difficoltoso assicurare stabilmente nel corso dell’intero anno i servizi finora offerti ai ciechi e ipovedenti parmensi e all’intera cittadinanza e ci ha impedito di procedere all’ampliamento e all’articolazione sul territorio dei servizi offerti dall’associazione, come era nostro intendimento, attivando punti di riferimento anche nelle principali cittadine della provincia parmense.

Inoltre, la nostra associazione si è trovata costretta ad affrontare un momento particolarmente difficile e impegnativo, provocato da spiacevoli incomprensioni e gravi ritardi nella vita e nell’operato della sezione, manifestatisi in relazione al tentativo di cercare le risposte opportune e in tempi certi ad alcune questioni importanti divenute ormai improrogabili sulle quali ripetute assemblee associative e numerosi consigli sezionali si erano impegnati negli anni precedenti, come

Una nuova e migliore sistemazione della sede sociale, che si è rivelata sempre più inidonea all’uso associativo e che perciò andrebbe cambiata, ovviamente assicurando il massimo possibile di funzionalità rispetto ai servizi forniti ai soci e al pubblico in generale, e un nuovo e più soddisfacente sistema per il reperimento delle risorse, che purtroppo vanno continuamente scemando, insufficienti ormai ad assicurare l’ordinario funzionamento della struttura associativa.

Infine, questa presidenza si è vista costretta a difendere il buon nome e la correttezza dell’associazione dal ritorno di vecchie cattive abitudini da parte di qualche socio che, profittando della confusione di quei mesi, tentava di riconquistare subdolamente gli antichi fasti che tanti danni e mortificazioni hanno già arrecato alla nostra associazione molti anni fa.

A questo proposito, mi tocca ringraziare sentitamente Gianpietro Illari il quale, sia pure con molta riluttanza, accettando la candidatura a consigliere sezionale, esplicitamente in assemblea come previsto dallo statuto, ha evitato ulteriori complicazioni e conflitti.

Certo potremmo liquidare l’intera vicenda col detto “il lupo perde il pelo ma non il vizio”, ma consentitemi di dire con profonda amarezza che quella non è stata certamente una bella pagina per la nostra associazione.

Comunque, nonostante la confusione sul presente e le incertezze sul futuro della nostra sezione, noi abbiamo continuato ad impegnarci quotidianamente in tutte le sedi possibili per corrispondere in maniera adeguata alle tante richieste di assistenza e di sostegno, d’orientamento e di formazione, sottoposteci dai ciechi e ipovedenti parmensi, convinti che le soluzioni ai problemi vanno cercate ogni volta con caparbietà ma senza schematismi fuorvianti, sapendo coniugare accortamente il coraggio dell’innovazione e la prudenza degli obiettivi perseguiti.

La nostra esperienza, ormai pluriennale, ci afferma che, per quanto negli anni molti ostacoli siano stati abbattuti, la strada per la piena e autonoma integrazione delle persone con disabilità rimane lunga e difficoltosa.

Quelli appena trascorso è stato sicuramente un anno di transizione, per molti versi di semplice ordinaria amministrazione.

Grazie ad alcune sofferte e ampiamente meditate decisioni, siamo riusciti a far quadrare i conti associativi, nonostante le persistenti difficoltà a reperire risorse.

Siamo stati però costretti a ridimensionare l’impegno del personale dipendente, limitando significativamente gli orari di apertura al pubblico della sede, fortunatamente riuscendo a contenere i disagi e i disservizi.

Abbiamo assicurato la costante presenza di nostri rappresentanti nelle diverse realtà istituzionali che interessano la nostra categoria, come la Commissione paritetica provinciale per il lavoro, il GLIP per a scuola, il Comitato di programmazione per i Piani di Zona, i tavoli di progetto presso Forum Solidarietà e così via.

Abbiamo partecipato ai Consigli regionali dell’associazione e alla riunione nazionale dei quadri associativi tenutasi a Tirrenia in maggio.

Abbiamo poi dedicato molto tempo durante lo scorso autunno nel valutare possibili iniziative da promuovere che possano assicurarci risorse indispensabili al rilancio delle attività della nostra associazione.

Molto impegno c’è costato anche l’organizzazione della “Prima giornata nazionale del Braille”, che abbiamo realizzato il 21 febbraio 2008 presso la Biblioteca Civica di Parma.

In conclusione, sebbene senza manifestazioni appariscenti, siamo comunque riusciti a ricostruire tra noi un clima sereno e collaborativo, superando le incomprensioni del passato, e oggi siamo nella condizione di poter nuovamente guardare avanti con fiducia, dedicandoci con impegno alla realizzazione della prossima campagna sulla prevenzione della cecità, per la quale tutti i dirigenti associativi si stanno da qualche tempo adoperando.

Dobbiamo rilevare poi con soddisfazione che questo nostro continuo impegno, la nostra fattiva e intelligente presenza negli organismi istituzionali della città, stanno lentamente ma sensibilmente apportando un cambiamento positivo nel grado di attenzione verso le nostre istanze e quelle dei soci che rappresentiamo, riscontrando sempre più spesso risultati reali rispetto ai percorsi tattili per le strade della città, rispetto ai semafori sonori, alla vocalizzazione degli autobus, rispetto alle esigenze di integrazione dei nostri ragazzi nelle scuole, rispetto anche ai mezzi di comunicazione locale, stampa e televisione che finalmente dedicano la dovuta attenzione alle nostre iniziative e alla nostra attività a tutela degli interessi e dei diritti dei ciechi e degli ipovedenti parmensi.

Certamente non bisogna lasciarsi prendere da facili entusiasmi, sapendo che dovremo conquistarci quotidianamente l’attenzione e il rispetto per le nostre ragionevoli e giustificate rivendicazioni, ma almeno consentiamoci ora di sentirsi tutti dei po’ più soddisfatti.

Desidero esprimere un sincero ringraziamento a tutti gli amici e collaboratori che hanno consentito in questi mesi all’Unione di operare sia pure con gran difficoltà e con risultati alquanto modesti, benchè apprezzabili, considerando i mezzi e il personale disponibili.

Un sentito ringraziamento va poi ai quattro ragazzi in servizio civile che da novembre ci aiutano quotidianamente ad affrontare le tante svariate necessità sia dell’associazione che dei singoli soci che ne fanno richiesta.

Nel salutarvi con amicizia e affetto, mi permetto di sollecitare tutti a che nessuno di noi torni a considerare la sezione come un semplice ufficio burocratico cui ricorrere solo in caso di bisogno, non comprendendo l’urgenza e l’importanza del proprio contributo per la ripresa e l’utilità della stessa associazione, almeno nei termini e secondo le modalità alle quali i soci parmensi sono abituati.

Vi faccio e mi faccio l’augurio di un buon lavoro, con l’auspicio di ritrovarci qui l’anno prossimo tutti e magari ancora più numerosi per verificare con soddisfazione che l’Unione sarà riuscita a superare le difficoltà, dispiegando pienamente la sua funzione di orientamento e tutela degli interessi e dei diritti delle persone minorate della vista nella nostra città e nella nostra provincia.

 

 

 


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