Categories: Comunicati
      Date: lunedì 09 dicembre 2019 
     Title: Un pianista in Braille
La presentazione del concerto.

"UN PIANISTA IN BRAILLE: ARMONIE MUSICALI CON SMALTO CLASSICO E TOCCHI DI BLUES"

Venerdì 13 dicembre 2019 - ORE 20:30
presso la sala concerti della Casa della musica, Piazzale S.Francesco n°1 - PARMA

Serata in omaggio a Louis Braille, inventore del metodo di lettura e scrittura per ciechi, ausilio indispensabile per l’autonomia delle persone con  grave disabilità visiva.

Il Maestro Rocco De Vitto e il Coro San Benedetto di Parma, diretto dal Maestro Niccolò Paganini,
si esibiranno in un concerto promosso dall'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e col patrocinio del Comune di Parma, per condurci in un coinvolgente viaggio attraverso la musica contemporanea, reinterpretata in chiave classica.

Rocco, ragazzo cieco, studia toccando con le dita per anni la musica trascritta in Braille su grandi fogli di cartoncino; impara a suonare il pianoforte; si diploma e poi insegna presso il Conservatorio S. Cecilia di Roma e ne diventa anche dirigente; quindi se ne va allegramente per il mondo ad affascinare il pubblico durante i suoi ammalianti concerti.
Come Rocco, grazie a Louis Braille e alla sua formula magica, che nei decenni successivi si diffuse in tutto il mondo, divenendo lo strumento indispensabile per la crescita personale e culturale di generazioni di ciechi che, all’opera con tavoletta e punteruolo e poi con la dattilobraille e la tastiera di un computer, tanti di noi, capitati oggi per caso nel mondo dei ciechi, per un difetto di natura o per un capriccio della sorte, potendo studiare e lavorare, seppero conquistarsi così autonomia e indipendenza culturale ed economica e, con essa, il diritto di vedere rispettata la propria dignità di uomini e di cittadini a pieno titolo.
Oltre che per l'avvincente bravura del Coro e la maestria di Rocco sulla tastiera del pianoforte, varrà certamente esserci, quella sera, anche per tutto questo, per la fatica, l'impegno e la dedizione quotidianamente profusi per conquistarci il diritto ad essere persone veramente abili, sia pure nella propria diversità.
Michele Fiore