Vai al menu di navigazione

Personalizzazione

martedì 27 marzo 2012

Provvedimenti restrittivi in materia di disabilità


Un comunicato sui duri provvedimenti del Governo nei confronti dei disabili

Categoria: Comunicati
Pubblicato da: Gianluigi Coppelletti

ALL'ARME  ROSSO: DURI PROVVEDIMENTI LEGISLATIVI DEL GOVERNO CONTRO DISABILI E INVALIDI CIVILI.

Sollecitiamo una particolare attenzione dei soci e delle loro famiglie sui provvedimenti presi e su quelli in preparazione in materia previdenziale, assistenziale, sussidiaria, fiscale e professionale:
1]: vanificazione della pensione figurativa speciale prevista per i non vedenti dalle leggi n. 113/85 e 120/91;
2]:  limite reddituale cumulativo familiare, compreso il patrimonio e i cespiti economici esenti da imposte, per abolire, di fatto, l'indennità di accompagnamento, o per ridurre drasticamente le provvidenze, i sussidi assistivi, le prestazioni sociosanitarie, i contributi di sostegno alle famiglie con soggetti non autosufficienti e le agevolazioni fiscali per l'acquisto degli ausili tecnologici indispensabili per l'autonomia, l'indipendenza, l'inclusione sociale, lo studio e l'affermazione professionale.
Questo è il senso, fin troppo chiaro, delle disposizioni stabilite dagli art. 5 e 24 della legge 214 del 22 dicembre 2011, che ha convertito con modificazioni il cosiddetto "Decreto Salva Italia" 201 del 6 dicembre 2011.
L'art. 5 della citata legge n. 214, nel modificare l'I.S.E.E., indicatore di situazione economica equivalente, assoggetta le provvidenze a un reddito personale e familiare complessivo, i cui parametri debbono essere definiti entro il 31 maggio 2012 dal ministro del lavoro e della previdenza sociale, di concerto col ministro dell'economia e delle finanze.
L'art. 24, nell'introdurre il sistema pensionistico contributivo per tutti, a posto  del sistema retributivo, o misto, fissa le nuove soglie della pensione  di vecchiaia, anticipata e di anzianità.
La riforma concerne quindi tutti e 3 i regimi sopra menzionati.
Per il pubblico impiego, il limite di vecchiaia è fissato a 65 anni per le donne, mentre per gli uomini è stabilito a 66 anni.
Per le lavoratrici e per i lavoratori del privato, invece, i limiti sono fissati rispettivamente a 62 e 63 anni.
Attenzione: tutti i limiti suddetti sono aumentati da qui fino al 2050 con periodi d'incremento variabili di anno in anno.
Ma l'aspettativa di vita è notevolmente più bassa per le categorie di cittadini addetti a lavori usuranti, nei quali rientra anche la nostra categoria.
Per i cittadini preposti a lavori usuranti, fino all'entrata in vigore della legge n. 214, operavano i regimi delle pensioni di anzianità speciali, e/o privilegiate.
Per quanto ci riguarda, stiamo parlando dei famosi anni di abbuono, cioè, di un anno di pensionamento in più per ogni triennio di servizio effettivo.
Nota bene: i dieci anni aggiuntivi non sono utili ai fini economici.
Ricordiamo, inoltre che In base all'art. 10 del disegno di legge n. 4566 del 29 luglio 2011 e nel quadro dei tagli previsti dalla delega al governo per la riforma fiscale e assistenziale, tutte le competenze dello Stato sociale dovranno essere trasferite alle Regioni, ai Comuni, al volontariato, alle associazioni no-profit, alle istituzioni non lucrative, al terzo settore e perfino ai privati previa costituzione di un fascicolo elettronico per ogni utente. Noi riteniamo invece che il decentramento e la dismissione del ruolo pubblico nella tutela dei diritti civili conducano alla soppressione dei diritti stessi.
Lo Stato italiano vuole riportarci indietro di un secolo, inaugurando la destrutturazione dello Stato sociale.
Il bersaglio principale della legge 214 è costituito dall'indennità di accompagnamento, istituita a titolo di minorazione per consentire ai disabili una maggiore libertà di movimento e di gestione delle loro esigenze.
Il governo intende confinarci agli arresti domiciliari, a dispetto della convenzione Onu del 13 dicembre 2006 sui diritti delle persone con disabilità e della legge italiana n. 18 del 3 marzo 2009,  che l'ha recepita.


508791 visitatori dal 1 gennaio2009


Personalizza la visualizzazione di uicparma.it

Scegli uno stile:

Vai ad inizio pagina

Copyright © 1999 - 2024 uicparma.it
Sito realizzato con CMS Made Simple 1.6.6 Bonde